lunedì 10 febbraio 2014

uno scritto prodotto nell'ultimo incontro.... il laboratorio continua giovedì 13 febbraio alle ore 19 in Via dè Giovanni 16/a/10 a Bologna



Maternità cosmica : una favola scientifica.

L’astrofisico americano Sagan la chiamò « favola scientifica » : tutta la materia che ci costituisce fu forgiata milioni di anni fa , un’esplosione di rocce giganti che inseminò lo spazio,una immensa nube di gas e polveri che espandendosi portò alla formazione di nuovi soli , pianeti e all’apparizione della vita , e.... in un momento dell’evoluzione biologica appare un essere capace di scrutare il mistero della propria origine... era materia cosmica capace di immaginarsi,si chiamò Uomo , apparteneva al popolo delle stelle e aveva nostalgia delle stelle.....
Una favola che segue le leggi della gravitazione , della fisica nucleare e delle altre discipline scientifiche e che esiste in tutte le mitologie arcaiche .
La teoria del Big Bang è una descrizione dell’origine come la si può incontrare in molte culture e ‘l’atomo primitivo’ di Lemaitre ricalca l’immagine dell’Uovo Pangenetico trasmessa nel corso dei secoli da numerose tradizioni filosofiche e religiose .
Così  comne la descrizione del plasma originale assomiglia alle descrizioni degli oceani primordiali delle cosmogonie antiche .
La deflgrazione originale viene associata al Fiat Lux della Genesi e le immagini del satellite Cobe hanno mostrato lo stato dell’Universo in quell’età fatidica , i 3000000anni in cui diventò luminoso , ipotizzando così di riuscire un giorno a contemplare lo spettacolo della separazione della luce dalle tenebre.
Il grande divulgatore scientifico Reeves definisce l’umanità come il risultato di un vasto movimento dell’organizzazione cosciente della materia che evolve fino allo stadio in cui è possibile il pensiero riflessivo .
Il « figlio delle stelle «  è un’immagine viva ; c’è una grande somiglianza tra l’immagine di pianeti e nebulose e la foto di un feto umano su fondo scuro ,immerso nel liquido amniotico... ‘come le cellule del mare primitivo l’embrione umano si sviluppa nell’acqua del ventre materno ...e l’universo si dispone a prendere coscienza di se stesso .
Come Baudelaiure scrive  ‘abbandonarsi a tutte le suggestioni suggerite dallo spettacolo infinito dela vita sulla terra e nei cieli e tradurre in un linguaggio magnifico questa eterna curiosità umana’.
L’embrione d’ oro è stato un tema ricorrente del simbolismo e delle avanguardie del 900 in cui il rinnovamento del linguaggio visivo andava di pari passo  al ritorno agli archetipi universali , rappresentati ‘simbolicamente’ o ‘essenzialmente’ come  nel caso dei futuristi e strutturalisti .








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