Maternità cosmica : una
favola scientifica.
L’astrofisico americano Sagan la chiamò « favola
scientifica » : tutta la materia che ci costituisce fu forgiata
milioni di anni fa , un’esplosione di rocce giganti che inseminò lo spazio,una
immensa nube di gas e polveri che espandendosi portò alla formazione di nuovi
soli , pianeti e all’apparizione della vita , e.... in un momento
dell’evoluzione biologica appare un essere capace di scrutare il mistero della
propria origine... era materia cosmica capace di immaginarsi,si chiamò Uomo ,
apparteneva al popolo delle stelle e aveva nostalgia delle stelle.....
Una favola che segue le leggi della gravitazione , della fisica nucleare e
delle altre discipline scientifiche e che esiste in tutte le mitologie arcaiche
.
La teoria del Big Bang è una descrizione dell’origine come la si può
incontrare in molte culture e ‘l’atomo primitivo’ di Lemaitre ricalca
l’immagine dell’Uovo Pangenetico trasmessa nel corso dei secoli da numerose
tradizioni filosofiche e religiose .
Così comne la descrizione del plasma
originale assomiglia alle descrizioni degli oceani primordiali delle cosmogonie
antiche .
La deflgrazione originale viene associata al Fiat Lux della Genesi e le
immagini del satellite Cobe hanno mostrato lo stato dell’Universo in quell’età
fatidica , i 3000000anni in cui diventò luminoso , ipotizzando così di riuscire
un giorno a contemplare lo spettacolo della separazione della luce dalle
tenebre.
Il grande divulgatore scientifico Reeves definisce l’umanità come il
risultato di un vasto movimento dell’organizzazione cosciente della materia che
evolve fino allo stadio in cui è possibile il pensiero riflessivo .
Il « figlio delle stelle « è un’immagine viva ; c’è
una grande somiglianza tra l’immagine di pianeti e nebulose e la foto di un
feto umano su fondo scuro ,immerso nel liquido amniotico... ‘come le
cellule del mare primitivo l’embrione umano si sviluppa nell’acqua del ventre
materno ...e l’universo si dispone a prendere coscienza di se stesso .
Come Baudelaiure scrive ‘abbandonarsi
a tutte le suggestioni suggerite dallo spettacolo infinito dela vita sulla
terra e nei cieli e tradurre in un linguaggio magnifico questa eterna curiosità
umana’.
L’embrione d’ oro è stato un tema ricorrente del simbolismo e delle
avanguardie del 900 in cui il rinnovamento del linguaggio visivo andava di pari
passo al ritorno agli archetipi
universali , rappresentati ‘simbolicamente’ o ‘essenzialmente’ come nel caso dei futuristi e strutturalisti .
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