mercoledì 11 febbraio 2015

Una testimonianza del laboratorio di Marmorizzazione a Casa Ail


Ogni volta che vengo a Bologna per fare terapia, mi sembra di essere ritornata a scuola... i rientri pomeridiani!!!!!!!!!!
Mattina Tour check-up, salto alla Coop per decidere cosa mi farebbe piacere mangiare o almeno credere che il cibo in questi momenti continui ad essere un piacere... Rientro in Casina(Casa Ail ma a me piace chiamarla così perché è piccola e protettiva, circondata di persone meravigliose che ti supportano solo con il loro continuo sorriso)pranzo e poi prendo la mia borsa con dentro tutto l’occorrente per rendere le tre ore di terapia più piacevoli possibili e via.. Catapultata in quello che io chiamo la mia “depandance” ovvero i box con lettino e bagno a cui possiamo accedere “Noi” delle “terapie lunghe”.
Ma un pomeriggio di dicembre, qualcosa nella mia routine è cambiato. Corso di Carta e pittura tenuto dalla Sig.ra Renata……..FANTASTICO!!!!!!!!!!Così dopo che Sara ha interceduto per me affinché mi cambiassero gli orari di terapia per quel giorno, eccomi seduta intorno al tavolo ricoperto di carta ad aspettare la nostra dolcissima volontaria che attraverso i suoi colori ha cercato di rendere meno bui i giorni della nostra permanenza a Bologna, riportando un po’ di luce in questo momento nelle nostre vite.
Una volta arrivata inizia il DIVERTIMENTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Una mega bacinella colma d’acqua e dentro di essa rosso, oro, argento, bianco galleggiare e tanti cartoncini e pezzetti di stoffa, tutti per noi da immergere per vedere un po’ in base ai colori scelti e posizionati in acqua che forma ne sarebbe venuta  fuori.
E’ a questo punto che avviene la magia…i colori e l’acqua e come se avessero letto nelle nostre menti, nei nostri cuori, nel profondo delle nostre anime.. su i pezzetti di stoffa come d’incanto hanno preso forma le immagini più svariate, molte delle quali rispecchiavano lo stato più segreto di noi stessi.. a me ad esempio è comparso  il mio animaletto porta fortuna, un Gufo.. per l’esattezza due.
Il pomeriggio è trascorso tra risate e spensieratezza, cimentandoci tutti noi in tanti piccoli Picasso e per qualche ora dimenticando ognuno i nostri problemi.
Ancora conservo il pezzetto di stoffa verde con i miei due Gufi, e lo porto con me ogni volta che inizio la terapia, lo guardo e spero che la spensieratezza di quel pomeriggio fatto di colori, acqua, risate, fatto di vita.. possa ritornare presto e questa volta durare per sempre.



Arianna Costa

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